3 aprile 2026
Il Venerdì Santo, al calare del sole, Amalfi si spegne e si illumina solo delle suggestive luci delle fiaccole e dei bracieri, che accompagnano la processione notturna del Cristo Morto. Si tratta di un rito religioso legato alla liturgia della Pasqua cristiana cattolica, in particolare alla reposizione del Cristo Morto all’interno del sepolcro prima della resurrezione.
La processione del Cristo Morto di Amalfi è un momento di struggente coralità, un rito di fede la cui enorme suggestività si manifesta prepotentemente all’apparire degli incappucciati, che reggono una lunga fila di lampade, sulla scalea monumentale della Cattedrale di Sant’Andrea. All’apparire della statua col corpo martoriato del Cristo Morto, cominciano i canti tradizionali che accompagnano la processione. Tra questi canti, maritano nota “Sento l’amaro pianto” e “Veder l’orrenda morte”, cantati sulle melodie originali composte nell’800 dall’amalfitano Giacomo Tirabasso, già organista di corte presso i Borbone e padre del più celebre Antonio, organista e musicologo di fama europea.
Il Cristo Morto, seguito dalla statua della Madonna Addolorata, attraversa il centro storico che si fa anfiteatro di accorata costernazione e struggente partecipazione.
Essendo un rito sacro, si raccomanda di seguire l’evento in silenzio e con compostezza, raccogliendone tutte le suggestioni e le sfumature.
Perché seguire la processione del Cristo Morto ad Amalfi?
- Per conoscere uno dei riti di fede più struggenti della tradizione cattolica del sud Italia.
- Per conoscere una versione autentica e sconosciuta di Amalfi e di Piazza Duomo, diversa dal salotto glamour del turismo italiano.
Cosa abbinare per un week-end di emozioni:
- Lemon Tour ad Amalfi
- Passeggiata ai Sentieri Naturarte di Praiano
- Mozzarella Experience ad Agerola